domenica 26 maggio 2013

Tingere i capelli naturalmente

Ho letto molto (sia sul web che sui libri) e devo dire che all'inizio ero molto confusa perchè sul web ci sono tantissime informazioni contrastanti. Con l'esperienza ho capito che tanto dipende da persona a persona, dal tipo di capelli, dalla reazione soggettiva ai vari prodotti usati. Di conseguenza ognuno potrà trovare una combinazione ottimale a seconda delle proprie esigenze. Qui parlerò in particolar modo della lawsonia e dell'indigo perchè sono le sostanze che uso principalmente. Cominciamo per gradi.

Perchè l'hennè e le tinte naturali
Inutile dire che la scelta è assolutamente "naturale". Evito così di usare sostanze chimiche, sali metallici, picramati, ecc. I capelli sono più forti e naturali. La ricrescita dei capelli sarà più sfumata e meno evidente. Sopratutto con i capelli bianchi si noterà molto meno perchè lo stacco tra la ricrescita e il capello tinto sarà più sfumata. Ottima per proteggere i capelli dai raggi ultravioletti del sole e per eliminare la forfora.
Un'altra cosa che mi piace molto dell'hennè e delle tinte naturali è la varietà, le sfumature.
Ci si può sbizzarrire in mille modi diversi. Inoltre la tinta non ha un colore statico. Nei primi giorni tende a penetrare nel capello e a rafforzare il colore. Successivamente cambia a seconda dei componenti. Il mallo di noce, per esempio, sbiadirà prima rispetto alla lawsonia, ecc. perchè ogni sostanza usata ha una durata e una resa diversa. 
Il fusto all'interno del capello rimane comunque del nostro colore naturale (hennè non cambia il colore della melanina). Infatti chi usa tinte naturali sui capelli, non avrà mai lo stesso colore di un'altra persona.
Il capello trattato con hennè diventa, con il tempo, più forte, spesso e setoso. Resta comunque difficile all'inizio coprire il 100% dei capelli bianchi e grigi. Per questo è importante ripetere più volte il trattamento con maggiore frequenza nei primi mesi. Successivamente i tempi saranno più lunghi anche rispetto alle tinte del parrucchiere!
Questa cosa mi piace molto perchè non amo avere sempre gli stessi identici capelli ma adoro le sfumature diverse. In caso contrario si può usare un'unica pianta o una combinazione ormai "collaudata".

La scelta dell'hennè (laswonia inermis)
Ci sono moltissimo forum e blog (più o meno pilotati dai venditori stessi) che parlano di marche di hennè di tutti i tipi. Il lawsone è l'unico hennè in grado di pigmentare, per cui non esistono piante di hennè nero, rosso, neutro, ecc. Esistono semmai altre piante in grado di tingere (indigo, cassia). Le varie tonalità e sfumature di "hennè" sono date da aggiunte al composto più o meno naturali.
Importante è l'inci ma non solo. Intano se troviamo solo lawsonia (per esempio), potremmo sperare che non ci sono altre sostanze aggiunte. Il problema nasce dall'esportazione del prodotto perchè nei Paesi in cui vengono confezionate non c'è l'obbligo di indicare nell'etichetta l'eventuale aggiunta di additivi (spesso nocivi, tossici) o di specificare il contenuto del prodotto. Per cui spesso, in Italia vengono venduti prodotti esteri apparentemente "naturali".
Una cosa importante da tenere in considerazione è che, applicando l'hennè confezionato con aggiunta di sali metallici su capelli già trattati in precedenza (tinture chimiche, decoloranti, permanente, colpi di cole, mechati, ecc.), possono scatenare una reazione disastrosa tingendo i capelli di verde o bruciandoli completamente.
Purtroppo all'interno delle hennè in commercio si possono trovare pigmenti naturali o sintetici e molto spesso sali metallici non dichiarati che, appunto, servono per dare un determinato colore.
Scelgo possibilmente scegliere quella proveniente da paesi caldi e aridi (se riesco a capire esattamente la provenienza e non solo il posto in cui viene lavorata). Consiglio di scegliere l'hennè per i tatuaggi perchè meno sabbiosa perchè setacciata finemente e ha una resa migliore. In particolar modo, l'hennè per tatuaggi è più ricca di "lawsone" (fino al 4%), per cui tinge di più.
L'hennè di buona qualità, oltre a non contenere sostanze nocive, non va a "stratificare" il colore sul capello (come fossero delle passate di vernice su una parete). In realtà penetra all'interno del capello, dando un colore sempre più intenso col passare delle ore (durante l'impacco) e con i trattamenti successivi. Il colore si lega alla cheratina, colorandone lo strato superficiale, e non va più via!
Io spesso uso il termine "stratificare", ma intendo dire intensificare il colore con più applicazioni.


Preparazione della lawsonia
Dona tonalità di colore rosso. In una ciotola non di metallo, si mette l'hennè e si mescola con un liquido acido a scelta (limone, aceto di vino o di mele, succo d'uva, succo d'aracia, vino, succhi di frutta, ecc.). Si aggiunge acqua fredda e non calda (che fa virare il colore verso un arancio) oppure altri liquidi: c'è chi usa il thè, chi il caffè, chi infusi vari (karkadè, frutti di bosco, ecc.): di conseguenza si avranno intensificazioni del colore sul rosso mogano, rosso rame, rosso scuro, ecc.
Una volta ottenuta una poltiglia morbida ma non troppo liquida, si fa riposare il composto per 12 ore a temperatura ambiente (circa 21°). Per abbreviare i tempi si può tenere il composto ad una temperatura lievemente più alta (massimo 35°) che permetterà l'utilizzo dopo due ore. Il tempo di "riposo" è necessario per far rilasciare alla pianta la giusta colorazione, altrimenti si rischia di virare troppo sull'arancio.
Quando è pronta si possono aggiungere altre sostanze utili come yogurt, oli essenziali, chiodi di garofano polverizzati (rende il colore più scuro), polvere di cannella (per profumare), amla (che dona un castano più freddo), ecc.

Preparazione dell'indigo
E' indicato per i capelli scuro. Si mescola in una ciotola la polvere con infuso a scelta o acqua calda. Per intensificare il colore si aggiunge un cucchiaino di sale. Si può aggiungere anche del bicarbonato per attivare il composto. In realtà il composto si attiva anche senza: l'importante è che sia leggermente basico (PH>7). Questo pappone non deve riposare, a differenza della lawsonia. Si applica immediatamente sulla testa. Se è di buona qualità nella ciotola rimarrà un contorno blu. L'indigo ha bisogno di due giorni di ossidazione a partire dal giorno di posa. In questo frangente la tonalità dei capelli potrebbe virare verso il verde per poi cambiare nelle ore successive stabilizzandosi.

Preparazione della cassia
E' indicata per i capelli biondi: dona una tinta dorata coprendo bene anche i capelli bianchi/grigi. Questa pianta rende i capelli luminosi e spessi. Viene usata inoltre per lenire e guarire il cuoio capelluto (funghi, infezioni, aggressioni chimiche, ecc.). Se si desidera sfruttare solo le proprietà curative (quindi anche sui capelli scuri) senza tingere, si deve preparare un pappone con la pianta e acqua e si deve usare entro un'ora. Se invece si vuole sfruttare la pianta anche per conferire un colore dorato ai capelli, si deve seguire lo stesso procedimento di preparazione della lawsonia. Si lascia riposare per 12 ore un pappone composto dalla pianta polverizzata e succo di limone. Come già detto, si possono usare mix di polveri. E' importante stare attenti alle proporzioni in questo caso perchè la cassia viene facilmente coperta dalle altre tinte. Per cui un 5% di lawsonia è più che sufficiente per conferire un biondo caldo/fragola ai capelli. Una cosa importante da tenere presente è che la cassia non può schiarire capelli scuri (queste erbe mantengono comunque il colore della melanina inalterato).

Come usare i "papponi"

Si possono miscelare 50% di lawsonia e 50% di indigo per avere dei bei riflessi rosso mogano su una base castano scuro. Si può scegliere di usare un 25% di lawsonia e un 75% di indigo per dare tonalita più scure, si possono invertire le proporzioni per avere riflessi più rossi. Si può ancora modificare la proporzione usando anche altre polveri coloranti (urucum, mallo di noce, ecc.) che sfrutto non tanto per la tinta ma per le proprietà della pianta. Le quantità scelte sono soggettive, in base al risultato che si vuole ottenere. Stessa cosa se si decide di usare la cassia, con l'accortezza che il 90-95% delle polveri deve essere composta da sola cassia per non soffocare il colore biondo dorato.
Si può procedere in due modi diversi per quel che riguarda lawsonia e indigo.
Si possono unire i due composti (di lawsonia e indigo) in quantità desiderata. Si procede preparando prima il pappone con la lawsonia e lasciandola riposare il tempo necessario a seconda della temperatura dell'ambiente (circa 12 ore). Poi si prepara, al momento di applicare, il pappone con l'indigo. Si uniscono i due composti in quantità desiderata (50% e 50% per esempio) e si lasciano agire sulla testa per almeno 2 ore. In questo modo si avrà la copertura dei capelli con tonalità brune (castano scuro). I capelli bianchi saranno rame/mogano.
Un'altro metodo, più efficace, è composto da due passaggi (questo è quello che faccio io). Si applica prima il pappone con lawsonia sulla testa e si lascia in posa almeno 2 ore. Si sciacqua bene e si applica il pappone con indigo: si tiene in testa anche questo almeno 2 ore. E' un metodo più lungo, ma ha una resa migliore rispetto al passaggio unico e in questo modo si avrà la copertura dei capelli con tonalità più scure (castano scuro/nero). I capelli bianchi saranno mogano/castano.
Per quanto riguarda la cassia invece si procede con un pappone unico, con eventuale aggiunta di una piccola percentuale di lawsonia o altre polveri. Si lascia in posa per almeno due ore e si sciacqua abbondantemente.

Esperimenti casalinghi
Trovate QUI un modo alternativo di applicare lawsonia e indigo. In questo modo ho ottenuto un castano leggermente più chiaro con range di sfumature rosso ciliegia più ampio rispetto al solito.

Applicazione
Nell'applicare il composto bisogna essere molto generosi: più ce ne sarà e migliore sarà la resa del colore. E' necessario usare dei guanti di lattice per non macchiare le mani. Si deve stendere partendo dalla radice, allargando le ciocche, e infine sulle punte. Man mano consiglio di massaggiare la cute, così da stendere bene, fino alle radici, il composto. Sembrerà di avere un mattone sulla testa, ma con il tempo e un po di pazienza, i risultati saranno ottimi.
A questo punto si deve avvolgere la testa con pellicola trasparente e si deve far agire l'hennè per almeno 2 ore. Io in genere lo tengo 4 ore. Più è lungo il tempo di posa migliore sarà la resa.
Si può applicare per comodità intorno al viso, collo e orecchie, vicino all'attaccatura dei capelli, una crema grassa, corposa, per evitare di macchiare la pelle. Questa operazione non è necessaria perchè la tintura sarà graduale e in genere si ha il tempo necessario per pulire la pelle, subito dopo l'applicazione.
Terminato il tempo di posa si devono sciacquare i capelli. Meglio farlo nella vasca da bagno che non sotto la doccia perchè i capelli si districheranno meglio immergendo la testa nell'acqua. Questa fase è lunga perchè non andrà via facilmente. Sembrerà di avere polvere o peggio sabbia (se non è di buona qualità) in testa e si faticherà parecchio a togliere i residui sulla cute. Non andrebbe usato lo shampoo e sopratutto il balsamo perchè impedisce all'hennè di penetrare correttamente nel capello: infatti il colore si intensifica (passando da una tonalità più aranciata a una più rossa) anche nei giorni successivi. In realtà non ci sono grossi problemi se si fa uno shampoo delicato eco-bio. Io uso anche un po di balsamo sulle punte stando attenta a non usare prodotti contenenti siliconi (che non uso mai, se non eco-bio) o sostanze filmanti (usate generalmente per proteggere i capelli). Non ho avuto una resa minore, ma faccio l'hennè da diverso tempo. Nei primi impacchi ho evitato sia shampoo che balsamo.
L'odore dell'hennè è penetrante: a me non piace. Dopo aver sciacquato abbondantemente i capelli, procedo con un ultimo risciacquo fatto da infuso di lavanda o aceto fruttato/aromatizzato.
Il colore definitivo si avrà dopo tre giorni, per cui sarebbe meglio non lavare i capelli nel frattempo. Meglio ancora se lasciamo i capelli al naturale, quindi non uso piastre, lacca, gel, ecc.

Note
  • Consiglio di testare sempre il prodotto su una ciocca di capelli dietro la nuca o, ancora meglio, sui capelli raccolti nella spazzola.
  • Usare sempre guanti in lattice, crema intorno all'attaccatura dei capelli (viso, collo e orecchie) e strumenti non metallici.
  • Consiglio di lasciare agire ogni pappone almeno 3-4 ore.
  • Tra un'applicazione e un'altra, si può tingere solo la parte della ricrescita. 
  • La laswonia rilascia un colore rosso e in particolare, sui capelli bianchi un colore rosso rame. L'indigo rilascia un colore bruno e in particolare, sui capelli bianchi un colore blu. Mescolandoli insieme si otterrà un colore bruno anche sui capelli bianchi. 
  • E' necessario lavare e asciugare i capelli prima di applicare il "pappone" sulla testa. Eventualmente i capelli possono essere anche bagnati, ma la resa sarà inferiore. 
  • L'indigo cede il suo colore nel tempo, per cui, tra un hennata e un'altra, i capelli potrebbero man mano aumentare i riflessi più al rosso che non al castano/nero.
  • E' possibile congelare e conservare, per un anno in freezer, il pappone di lawsonia.  Inoltre, con il congelamento, la resa è migliore. Non si può fare la stessa cosa con l'indingo che deve essere preparato al momento.
  • In teoria non si dovrebbero usare mai oli e uova nei papponi perchè ostacolano la penetrazione delle sostanze all'interno del capello. Io li uso abitualmente e non noto grandi differenze, ma si deve tener presente che faccio l'hennè da molto tempo.
  • I capelli, dopo l'hennè, in teoria non dovrebbero essere secchi e "stoppacciosi". In realtà questo avviene il 90% delle volte principalmente per due motivi: per una reazione chimica con i vecchi trattamenti (contenenti metalli o altre sostanze dannose) o perchè il composto di hennè che abbiamo usato contiene metalli non dichiarati. Quindi sottolineo di nuovo l'importanza della qualità dell'hennè: scegliere solo quella per tatuaggi.
  • Un'altra cosa da tenere sempre presente è che più la pianta si avvicina alla data di scadenza, meno tinge. Per cui controllare sempre bene sulle etichette.
  • Non dimenticate che all'inizio i capelli bianchi potrebbero essere semplicemente color arancio/rame con la lawsonia, anche se usate l'indigo. Questo dipende sopratutto dal tipo di hennè o pianta usata. Si dovrà avere più pazienza e insistere con applicazioni ravvicinate nei primi trattamenti.
  • Per chi soffre di cervicale, consiglio di mettere sempre una sciarpa intorno al collo durante tutto il tempo di posa dell'impacco sulla testa. 
  • Sicuramente questo argomento andrà in contrapposizione con altre informazioni che girano sul web o con altre esperienze personali. Come ho già detto, può dipendere dal capello, dalla cute, dai trattamenti precedenti, dal prodotto usato, ecc. Ognuno di noi deve trovare la sua combinazione ottimale anche facendo qualche eccezione!
Spero di aver detto tutto quello che ho imparato e di essere stata esaustiva!